La finanza etica coniuga il lucro e la sostenibilità

In allegato trovate il mio articolo pubblicato oggi dal Cittadino di Monza e Brianza.

Colgo l’occasione, per evidenziare il cambio di passo che coinvolgerà la Fed a partire da febbraio, riportando un estratto della notizia. 

Meeting fomc: tassi invariati all’1-1,25%

ll prossimo presidente della Federal Reserve, Jerome Powell (Reuters)

La Casa Bianca ha notificato al governatore della Federal Reserve, Jerome Powell, 64 anni, che è lui il prescelto per la prossima presidenza della banca centrale. Secondo il Wall Street Journal il presidente Donald Trump ha già parlato con Powell martedì. Trump ha puntato quindi sul repubblicano Powell per sostituire Janet Yellen, il cui mandato scade a febbraio 2018.

Come previsto, intanto, la Federal Reserve ha lasciato invariati i tassi all’1-1,25%, livello a cui furono portati lo scorso giugno con una stretta di 25 punti base; allora la banca centrale americana aveva annunciato il secondo rialzo dei tassi dell’anno in corso, il quarto da giugno 2006. La decisione è stata annunciata dal Federal Open Market Committee, il braccio di politica monetaria della Fed, al termine della sua settima e penultima riunione del 2017, iniziata ieri. Circa il nuovo rialzo dei tassi atteso nel meeting di dicembre, non sono arrivati segnali contrari. Intanto la riduzione storica del bilancio, iniziata in ottobre, «sta procedendo». Wall Street ha reagito tiepidamente, con guadagni moderati.

La Federal Reserve continua ad aspettarsi che l’economia americana vada in modo tale che «aggiustamenti graduali» dei tassi saranno necessari. Nel documento, ancora una volta, l’istituto spiega che «probabilmente» i tassi, «per un po’, resteranno sotto i livelli che ci si aspetta prevalgano nel lungo termine. Tuttavia, il percorso effettivo… dipenderà dall’outlook economico così come emergerà dai dati in arrivo».

Questo porta gli investitori a continuare ad aspettarsi una stretta nell’ultima riunione del 2017, quella in calendario il 12 e 13 dicembre. Stando alla fotografia scattata dalla banca centrale Usa, il tasso di disoccupazione è «sceso ulteriormente» (a settembre è stato al 4,2% e dovrebbe restare a tale livello a ottobre). Le spese delle famiglie «si sono espanse a passo moderato», come detto nel documento di settembre, e la crescita degli investimenti fissi da parte delle aziende «è accelerata nei trimestri recenti»; anche in questo caso la frase è rimasta invariata rispetto alla riunione precedente.

La Fed ha sottolineato che i prezzi della benzina sono saliti per via degli uragani, che hanno mandato in tilt il centro nevralgico del settore energetico Usa, «spingendo l’inflazione a settembre. Tuttavia l’inflazione per altre voci come generi alimentari ed energia rimane soft». Il dato resta infatti sotto il tasso di crescita annua del 2% a cui punta la Fed.

Trump: Yellen «eccellente», ma sceglie Powell 
«Eccellente». Così Donald Trump ha definito oggi Janet Yellen, il governatore della Federal Reserve il cui mandato scadrà nel febbraio del 2018. Le parole del presidente degli Stati Uniti sono arrivate prima di un incontro nella Cabinet Room della Casa Bianca con la sua squadra di governo. Domani è attesa la consacrazione del prossimo governatore della banca centrale Usa; in pole position c’era fino a poche ore fa Jerome Powell, dal 2012 membri del board della Fed. In serata la conferma che proprio a Powell è già stata comunicata la nomina dalla Casa Bianca, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal.

Il 25 ottobre, Trump aveva definito «magnifica» la prima donna arrivata alla guida della Fed: l’aveva voluta nel 2014 l’allora presidente Barack Obama. In quel giorno aveva detto che lui e il governatore della banca centrale Usa stanno «andando bene» insieme, riferimento al rally di Wall Street di cui ripetutamente si attribuisce i meriti.

 

GALBIATI CARLO F.F.
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